11 Marzo 2019

Il whisky nel mondo: icona dell’immaginario collettivo

A pensarci bene, forse nessuna bevanda alcolica ha segnato l’iconografia e l’immaginario collettivo del secolo breve così come ha fatto il whisky. Addirittura più del vino, in una certa misura, perché il vino fa più parte della nostra quotidianità, del nostro vissuto prossimo, mentre al whisky sono legate emozioni più estemporanee ed avventurose. Basti pensare a quanta filmografia, quanta letteratura è legata a questo liquido più o meno ambrato: l’epopea del West, agenti segreti zerozerosetti e non, Casablanca, Lawless, La parte degli angeli, Lost in Translation, Skyfall, Shining, Sons of Anarchy, e poi Ian Fleming, John Le Carré, Haruki Murakami ed Ernest Hemingway, William Faulkner, Charles Bukowsky, i Simpson … irresistibilmente attratta e intrigata da tutto questo bendiddio cultural-pop, Fisar Milano Duomo ha organizzato, lo scorso 26 febbraio, una serata un po’ diversa dal solito anche per l’oggetto trattato e degustato: “Whisky dal mondo”. Giacomo Merlotti, Direttore di Corso e Relatore della Delegazione di Bareggio, ha condotto un viaggio intorno al mondo, sempre verso occidente contrariamente a quanto raccontato da Jules Verne nel suo celeberrimo romanzo, scandito da sei whisky di cinque Paesi diversi, regalando ai pellegrini che lo hanno seguito notizie, informazioni, curiosità, storie e aneddoti.

“Il whisky è la quintessenza della Scozia. A ogni sorso ricorda la terra d’origine, con la sua torba, i suoi cespugli di mirto, il sole sul lago, la pioggia sulla montagna, le spiagge bianche e gli spruzzi salmastri” (Charles McLean)


Primo Paese: Scozia. Primo Whisky: Arran The Bothy Quarter Cask. Single malt whisky no age statement, maturato inizialmente in botti first-fill ex bourbon il cui contenuto viene trasferito, negli ultimi 18 mesi di maturazione, in quarter cask, barili di quercia americana della capacità di circa 80 l. Imbottigliato in “cask strenght”, ovvero alla sua gradazione naturale di 53,2%, non filtrato a freddo e senza coloranti. Prende nome dai tradizionali rifugi collinari utilizzati in Scozia dagli escursionisti. Colore: oro antico. Naso: note di orzo, cannella e vaniglia che fanno corollario a sentori di agrumi. Bocca: sapori dolci e speziati, agrumi, ananas, mela verde, rovere speziato e vaniglia, oltre a un tocco di brioche. Finale lungo e floreale.


“Tutti, che lo vogliano o no, dovrebbero bere whisky o gin in abbondanza. Emanando un forte odore di liquore si potrà far credere di essere alcolizzati invece che stupidi” (Patrick Jake O’Rourke)


Secondo Paese: Irlanda. Secondo whisky: Connemara Original Single Malt. Single malt e, attualmente, anche l’unico whisky torbato realizzato in Irlanda. Ha conquistato molti fan grazie al suo carattere particolare con note dolci e fruttate che bilanciano il fumo di torba. Preparato dalla distilleria Cooley, inaugurata nel 1987 da John Teeling, sulla penisola di Cooley. Distillato due volte, contrariamente al classico stile irlandese che prevede una tripla distillazione. Naso: elegante con note di malto e liquirizia e una leggera fumosità. Bocca: cremoso ed equilibrato con note fruttate e sentori di torba. Finale: piuttosto lungo e bilanciato.


“E poi ci troveremo come le star / a bere del whisky al Roxy Bar / o forse non ci incontreremo mai / ognuno a rincorrere i suoi guai / ognuno col suo viaggio / ognuno diverso / ognuno in fondo perso / dentro i fatti suoi” (VascoRossi)


Secondo Paese: Irlanda. Terzo whisky: The Quiet Man 8 Y. O. Prodotto a Derry, in Irlanda del Nord, deve il suo nome al padre del fondatore della distilleria, John Mulgrew, che per cinquant’anni fece il bartender in diversi bar di Belfast. Il suo soprannome era “An Fear Cinin” che significa, appunto, “The Quiet Man”. E’ un single malt Irish Whiskey distillato in pot still e invecchiato in botti di primo utilizzo ex-bourbon per otto anni. Naso: miele, mela verde, quercia, caramella fondente. Bocca: mela, pera, vaniglia densa, bucce di arancia. Finale: legno, zucchero di canna, biscotti allo zenzero.


“Il 90% del mio ingaggio lo spenderei in divertimenti, donne e whisky irlandese. L’altro 10% probabilmente lo sprecherei” (Tug McGraw)


Terzo Paese: Canada. Quarto whisky: Crown Royal Black. E’ un blended whisky audace e robusto, con una miscella ricca ma scorrevole. Maturato in botti di rovere carbonizzate e imbottigliato a 45% (90 proof). Colore: ambra scuro. Naso: mix di profonde note legnose di quercia e acero dolce, con sentori di vaniglia. Bocca: di buon corpo, cremoso, con note di frutta secca, principalmente di fico, vaniglia e sentori di acero. Finale: caldo, con sentori di vaniglia e legno.


“Il whisky. Niente di più grezzo da inghiottire. Nei paesi civilizzati si beve vino” (Charles Chaplin)


Quarto Paese: Giappone. Quinto whisky: Miyagikyo Single Malt. La distilleria Miyagikyo è stata fondata nel 1969 dal padre del whisky giapponese, Masataka Taketsuru. L’idea di Masataka era quella di avere una distilleria in stile Highlands e un whisky di buon corpo, non troppo torbato. La Miyagikyo è stata costruita tra le montagne del Sendai, in contrapposizione alla prima distilleria, Yoichi, costruita in una zona costiera. Il Miyagikyo Single Malt include whisky di varie età, invecchiati principalmente in botti ex-sherry. Offre sensazioni dolci e delicate al palato, grazie alla purezza delle acque di Miyagi e alla distillazione lenta e tradizionale. Colore: oro profondo. Naso: intenso con note di malto d’orzo, banane, liquirizia, albicocche e sentori floreali. Bocca: vivace con note di zenzero, cannella, frutta, rovere e cocco, con sentori di cioccolato e leggero fumo. Finale: lungo, morbido, con note di nocciole tostate, orzo, rovere, tabacco e spezie, con sentori di frutta.


“Conosco certi che sono perpetuamente ubriachi di libri, come altri di whisky o di religione” (Henry Louis Mencken)


Quinto Paese: Italia. Sesto whisky: Puni Vina. Il Puni Vina 5 Years Old – Marsala Edition è un whisky creato da una miscela di cereali (grano, orzo, segale) invecchiato esclusivamente in botti di rovere europeo che in precedenza hanno contenuto vino fortificato Marsala Vergine prima di essere imbottigliato. Distilleria Puni. Gradazione 43%. Colore: ambra pallida. Naso: leggermente secco con note di arancia rossa, uva sultanina, ciliegie sotto spirito e sentori di zucchero di canna. Bocca: robusto e leggermente piccante con note di cannella, uva sultanina, marmellata di ciliegie e sentori di albicocca e rovere tostato. Finale: non molto peristente, con note di arancia, cannella, albicocca secca e rovere.

SOMMELIER STORIES
Elezioni del Consiglio di Delegazione quadriennio 2023-2026

A seguito delle elezioni che si sono svolte ieri 19 novembre, i candidati eletti Consiglieri di Delegazione per il quadriennio 2023-2026 sono:   - Baj Rossi Emanuele - Cerrato Michele…

Leggi
La Nas-cëtta dell’Azienda Agricola La Pergola

a cura di Claudio Accetta e Michele Cerrato   Alzi la mano chi, sentendo parlare di Langhe, non pensa immediatamente ai grandi Barolo e Barbaresco da uve Nebbiolo, o anche…

Leggi

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Ricevi tutte le novità sugli eventi, i corsi e i contenuti di Fisar MIlano Duomo