20 Febbraio 2018

Il maestro del Cannonau

FISAR Milano Duomo ospita uno dei Padri nobili del vino sardo, in particolare del suo vitigno più rappresentativo: il Cannonau.

È infatti Tonino Arcadu a condurre una serata interamente dedicata al Connonau. Sei vini in degustazione, tutti selezionati da Tonino e tutti rappresentativi di un territorio o di uno stile specifico.

La cultura di Arcadu è vasta, si viaggia con la mente, passando da una nota tecnica ad una citazione latina. Ampio spazio alla storia e allo sviluppo dell’ampelografia sarda, con la presentazione dei risultati di un recente studio compiuto dall’università Bicocca di Milano insieme a Agris Sardegna e il Crea di Asti. La ricerca dei cloni originari e della storia vitivinicola sarda è sempre stata un punto di partenza e insieme di arrivo per Tonino Arcadu, perché rappresenta la nascita, la genesi, ma anche quell’obbiettivo cui la moderna viticoltura dovrebbe tendere, ovvero la valorizzazione del territorio attraverso la vinificazione di vini sempre più legati ad esso. Bandito dunque lo stile internazionale nei vini di Tonino. Escluso l’uso di legno se questo è troppo invasivo, banditi aggiustamenti e qualunque azione che comporti l’omologazione del gusto verso uno stile certamente corretto tecnologicamente, ma poco o nulla rappresentativo del territorio d’origine.

In tutti i vini presenti in degustazione i trenta fortunati partecipanti hanno potuto riconoscere mirto e bosso, elicriso e macchia mediterranea, tutti quei sentori che si possono racchiudere in una sola parola: Sardegna. È peraltro proprio il caso di dire che sono stati fortunati i partecipanti, perché i trenta posti disponibili sono andati esauriti dopo poche ore dalla comunicazione dell’evento.

La progressione dei vini è stata notevole, tutti i campioni degustati hanno dimostrato di saper raggiungere vette di eccellenza di assoluto rispetto, il tutto intervallato con dose e maestria dallo stesso Arcadu, che ha suggerito la giusta chiave di lettura per ogni vino della serata.

Interessante infine l’idea di Tonino sposata e condivisa dal produttore di uno dei vini presenti, ovvero inserire tra questi anche un vino dallo stile internazionale, che seppur di altissimo livello, ha consentito al pubblico di comprendere meglio la differenza tra una perfezione asettica e la totale territorialità. Una felice scelta didattica dell’Arcadu versione docente.

Serata conclusa tra gli applausi e i calorosi ringraziamenti che la Delegazione Milano Duomo ha espresso al docente.

 

NOTE DI DEGUSTAZIONE

1 – Cannonau di Sardegna “Pessamentu” Azienda Sorres 2016 Sennori, SS

Colore scarico ma omogeneo, rubino scarico e lievi riflessi granato. Naso sottile e pulito di frutta fresca, con prevalenza di ciliegia selvatica. In bocca si distingue per una freschezza viva, data anche dalla giovane età. La nota alcoolica è ben presente e conferisce, nell’analisi retrolfattiva, una sensazione balsamica mentolata.

 

2 – Cannonau di Sardegna “Boinaglios” Azienda Lessa – Fele 2013 Oliena, NU

Colore granato scarico, con unghia che tende a degradare. All’analisi olfattiva risulta intenso e complesso, colpisce una nota minerale sulfurea e un naso caratteristico di erbe officinali, in cui si distinguono le sensazioni toniche della radice di Angelica e del Rabarbaro. In bocca risulta ben equilibrato, di buona struttura e con un piacevole finale amaricante che ricorda il bitter.

 

3 – Cannonau di Sardegna Nepente Classico “Oliena” Azienda Gostolai 2013 Oliena NU

Colore granato, profondo e molto luminoso. Sensazioni olfattive intense e complesse, che spaziano dal pellame al minerale alle erbe della macchia mediterranea, su tutte alloro e mirto. All’assaggio è piacevolmente fresco, giustamente tannico, caldo; struttura e persistenza lo rendono un vino ottimo per l’abbinamento con il tradizionale porceddu.

 

4 – Cannonau di Sardegna “Thurcalesu” Azienda agricola Berrita 2015 Dorgali, NU

Rosso rubino vivo e scarico. Fine ed elegante al naso, non molto intenso: presenta una speziatura che ricorda il pepe rosa seguono note fruttate di amarena e prugna fresca. In bocca risulta morbido, con tannino presente, intenso e persistente all’esame retrolfattivo.

 

5 – Cannonau di Sardegna “Alberto Loi Riserva” Azienda Loi 2012 Cardedu, NU

Di colore granato carico, ha un naso di carattere con una interessante prevalenza minerale che vira al sulfureo, insieme alle caratteristiche note di erbe aromatiche di macchia mediterranea.

Piacevolmente morbido, avvolge la bocca con tannini setosi ed evoluti, ma sostenuto da una gradevole spalla acida.

 

6 – Cannonau di Sardegna “Arcanos” Azienda Murales 2015, Olbia

Color rubino molto intenso con riflessi porpora, denso e poco trasparente. Molto intenso, sottile e caratterizzato da aromi di piccoli frutti neri. In bocca il tannino è presente, è sapido e strutturato.

Lungo finale di bocca che conferma l’intensità e i profumi percepiti al naso.

SOMMELIER STORIES
Elezioni del Consiglio di Delegazione quadriennio 2023-2026

A seguito delle elezioni che si sono svolte ieri 19 novembre, i candidati eletti Consiglieri di Delegazione per il quadriennio 2023-2026 sono:   - Baj Rossi Emanuele - Cerrato Michele…

Leggi
La Nas-cëtta dell’Azienda Agricola La Pergola

a cura di Claudio Accetta e Michele Cerrato   Alzi la mano chi, sentendo parlare di Langhe, non pensa immediatamente ai grandi Barolo e Barbaresco da uve Nebbiolo, o anche…

Leggi

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Ricevi tutte le novità sugli eventi, i corsi e i contenuti di Fisar MIlano Duomo